Pomodoro San Marzano DOP, storia e produzione di un capolavoro

Scritto il: 06 Settembre 2019
Tutto quello che ancora non sapete sul Pomodoro San Marzano DOP, il re della pizza da Sapore Perfetto
Ne avrete sentito parlare e ne avrete, sicuramente, apprezzato il sapore mangiando una semplice pizza da Sapore Perfetto. Stiamo parlando del Pomodoro San Marzano DOP, il re della cucina italiana. Qual è la prima volta che è apparso sulle nostre tavole? Qual è il suo territorio di appartenenza?
Scopriamolo insieme!
Origini del Pomodoro San Marzano DOP, una storia che parte dal Perù
Se oggi dovessimo pensare a una qualità di pomodoro, il primo nome a venirci immediatamente in mente sarebbe Pomodoro San Marzano DOP. Rosso intenso, dal sapore deciso e corposo. Ma qual è l’origine del Pomodoro San Marzano DOP?
La leggenda racconta che il seme di Pomodoro San Marzano sia apparso in Italia, e in particolare in Campania, all’incirca nel 1770 sottoforma di dono speciale da parte del viceré del Perù al re di Napoli. Successivamente questo seme fu piantato nella zona corrispondente all’attuale comune di San Marzano sul Sarno, dove attecchì particolarmente bene grazie alla fertilità del suono vulcanico.
Il Pomodoro San Marzano iniziò a diventare famoso quando, nei primi del ‘900, quando si diffusero le prime industrie conserviere a opera di Francesco Cirio, il padre dei pomodori pelati in scatola: il signor Cirio tra le diverse specie scelse di utilizzare proprio il Pomodoro San Marzano per la produzione dei suoi primi pelati in scatola, una varietà locale succosa e dalla polpa consistente, molto diffusa nei campi di famiglia dell’agro Sarnese – Nocerino.
Purtroppo questa produzione di Pomodoro San Marzano in scatola non durò molto: data al difficoltà nella coltivazione e la maturazione non omogenea del frutto, negli anni ’70 si pensò di sostituire questa varietà con altre simili così da poter soddisfare l’enorme richiesta del prodotto in scatola. In questo modo la coltivazione dei pomodori che sarebbero diventati pelati in scatola si diffuse da nord a sud, lasciando nel territorio dell’agro Sarnese-Nocerino quella piccola nicchia di produzione del San Marzano che dopo qualche decennio sarebbe diventato Pomodoro San Marzano DOP dell’Agro Sarnese-Nocerino.
Caratteristiche del Pomodoro San Marzano DOP
Esistono al mondo numerose varietà di pomodoro che somigliano al Pomodoro San Marzano DOP e che molte volte sono state confuse con quella originale. Per questo il disciplinare di tutela che conferisce al prodotto la denominazione DOP è molto severo e richiede determinate e precise caratteristiche per definire un pomodoro Pomodoro San Marzano DOP.
Innanzitutto per quanto riguarda le varietà sono ammesse solo San Marzano 2, KIROS e linee migliorato, mentre sono categoricamente escluse quelle ibride o geneticamente modificate, ogni pianta dovrà contenere al massimo 5-6 frutti, fogliame ampio e coprente, maturazione non omogenea dei frutti e bacca acerba con “spalla verde”.
Per quanto riguarda il frutto, il pomodoro, anch’esso dovrà avere delle caratteristiche imprescindibili per ricevere la denominazione DOP:
- Misura medio-grande, tra i 60-80 mm;
- Colore rosso brillante, acceso e uniforme su tutta la superficie;
- Forma allungata, cilindrica e corposa con assenza di peduncolo in basso;
- Polpa corposa, densa ed elastica senza semi;
- Buccia sottile che si stacca agevolmente dalla polpa.
Coltivazione e produzione del re rosso dell’Agro Sarnese-Nocerino
Il Pomodoro San Marzano DOP ha una zona ben precisa di coltivazione, anzi 3:
- provincia di Salerno: Agro Sarnese-Nocerino;
- provincia di Napoli: Acerrano-Nolano;
- provincia di Avellino: Montoro Inferiore, Montoro Superiore.
Tutti questi territori possiedono terre assai fertili di origine vulcanica, descritte in maniera positiva e intensa persino dagli antichi romani: terreni profondi, morbidi, ricchi di sorgenti e con falde acquifere sotterranee, senza contare il clima mite e favorevole all’agricoltura (infatti per permettere al Pomodoro San Marzano DOP di crescere perfettamente è necessaria una temperatura che non vada mai al di sotto dei 12°).
Cura, dedizione e attenzione, questo è ciò che serve al Pomodoro San Marzano DOP dell’Agro Sarnese-Nocerino, ma anche tante tante regole:
- è vietata la coltivazione del San Marzano DOP in serra;
- è vietata ogni forma di forzatura nella coltivazione (così come nella raccolta) per evitare qualsiasi tipo di alterazione del ciclo biologico;
- la raccolta del Pomodoro San Marzano DOP deve essere effettuata rigorosamente a mano, in maniera scalare.
La semina del Pomodoro San Marzano DOP avviene tra maggio e aprile, così da poter sfruttare le prime temperature calde, mentre la raccolta viene effettuata tra la fine di luglio e la fine di agosto, per la durata di circa 20 giorni a intervalli regolari.
I frutti, dopo la raccolta, vengono messi in cassette di plastica e trasportati nel luogo in cui avverrà il confezionamento, anch’esso secondo precise regole: dovranno essere inseriti in contenitori di vetro o banda stagnata, tutti regolarmente etichettati e numerati così da poter essere rintracciati e riconoscibili, riportando il logo del Consorzio di Tutela del Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino.
Scegliere il Pomodoro San Marzano DOP per le proprie preparazioni vuol dire scegliere qualità, natura, tradizione e passione, vuol dire selezionare un prodotto unico al mondo per garantire piatti dal gusto inconfondibile. Sapore Perfetto lo sa, per questo utilizziamo Pomodoro San Marzano DOP per le nostre pizze, regalandovi un viaggio di gusto a ogni morso.